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Quanto ci costano realmente i sussidi pubblici ai combustibili fossili

Le nazioni appartenenti al G20 elargiscono sussidi per circa 414 Miliardi di Euro ai produttori di combustibili fossili, petrolio gas e carbone
Secondo lo studio “Hidden Price Tags: come la fine dei sussidi per le fonti fossili beneficerebbe la nostra salute”, pubblicato dall’Health and Environment Alliance (HEAL), il costo sanitario causato da questi sussidi è di sei volte superiore, si parla quindi di circa 2.600 Miliardi di Euro.
Lo studio analizza i danni alla salute causati dall’utilizzo di combustibili fossili ed i costi che la cura per queste patologie generano per i sistemi sanitari nazionali.
Ogni anno l’uso di combustibili fossili accorcia la vita di 6.5 Milioni di persone in tutto il mondo, le patologie più comuni sono: infezioni respiratorie, ictus, attacchi cardiaci, cancro ai polmoni e malattie polmonari croniche.
Queste malattie, oltre all’evidente dramma sanitario ed etico, creano un enorme problema economico per la società in generale. Infatti, la cura di queste malattie è estremamente costosa per lo Stato (e per i suoi contribuenti).
In Italia, ad esempio, il costo per la cura di queste malattie è di quasi 10 Miliardi di euro l’anno, che si aggiungono ai 3.5 Miliardi di Euro di sussidi che lo Stato concede. Secondo questo studio, cancellare i sussidi statali permetterebbe di ridurre del 10,8% il numero di decessi legati all’inquinamento atmosferico. In Italia, i decessi da inquinamento, nel 2013 (ultimo dato disponibile), sono stato 29.482, il taglio dei sussidi potrebbe quindi salvare circa 3.200 vite ogni anno.
Quindi, ricapitolando, il costo economico reale di questi sussidi è di circa 13.5 Miliardi di Euro annui ed il costo in termini di salute è di più di 3.200 decessi ogni anno.
Secondo voi sono soldi ben spesi?
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