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Fotovoltaico: sole perso tra i pannelli vale il 30% di energia in più

Con un riflettore è possibile catturare la luce che finisce fra i pannelli e aumentare l’energia prodotta
Fotovoltaico senza spreco, più energia con un riflettore posizionato negli spazi vuoti fra i pannelli. Oggetto di studio dei ricercatori del Michigan Technological University della Queen’s University, Canada, il fotovoltaico fa segnare un ulteriore punto a favore. Aumentare la luce riflessa sui pannelli per ottenere un incremento del 30 per cento di energia. Pubblicato sul Journal of Photovoltaics, lo studio rivela come sia di fondamentale importanza, recuperare lo spreco di luce che finisce tra le fila dei pannelli.
Gli impianti fotovoltaici sono per lo più progettati in maniera tale che i moduli non si ombreggino tra di loro. Così facendo, la luce che finisce nella distanza interposta tra i moduli va letteralmente sprecata. I ricercatori hanno escogitato un piccolo ma geniale trucco; sistemare un riflettore tra i moduli in modo che la luce venga fatta rimbalzare sui pannelli.
Fino ad oggi tuttavia, i riflettori, usati per questo scopo, non godevano di buona reputazione. Irraggiamento irregolare prodotto sui pannelli e sbalzi di temperatura, ne sconsigliavano l’uso. Limiti questi, che i ricercatori hanno detto di aver superato trovando il modo di prevedere gli effetti del riflettore attraverso la funzione di redistribuzione della riflettenza bidirezionale che prevede in quale modo andrà a disperdersi la luce.
Dagli esperimenti condotti, si è visto che con i pannelli standard, con angolazione ottimale e quindi non inclinati, in un impianto fotovoltaico a Kingston, in Ontario, l’aumento della efficienza ha fatto segnare un +45%. I pannelli inclinati in modo ottimale hanno fatto registrare un più 18% ma con un potenziale stimato dagli studiosi al 30%.
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